Il fratello di una delle vittime è stato tra i primi ad arrivare a Moltrasio, accompagnato dal suo datore di lavoro. Accanto a lui è rimasto a lungo anche il 62enne che ha scoperto la tragedia e dato l’allarme. “Non riesco a parlare”, ha ripetuto, sotto shock per la morte dei colleghi.
Nel giro di qualche ora, a Moltrasio sono arrivati anche altri familiari e amici dei due giovani morti nel cantiere. La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente nella comunità egiziana del Milanese, dove anche Said e Salah vivevano da pochi mesi, dopo l’arrivo in Italia. Molti hanno deciso di raggiungere il cantiere per capire personalmente cosa fosse accaduto e confortare i familiari più stretti delle vittime.
A Moltrasio sono arrivati anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, di Como che hanno voluto verificare di persona quanto accaduto. Domani dalle 10 alle 12 è in programma un presidio davanti alla prefettura.