(ANSA) – TUNISI, 20 SET – Dopo lunghe ore di interrogatorio la brigata antiterrorismo di Tunisi ha deciso nella notte di confermare lo stato di fermo a Ali Laarayedh, già premier e ministro dell’Interno, e di rinviare per oggi a mezzogiorno l’interrogatorio di Rached Ghannouchi, ex presidente del Parlamento disciolto, entrambi leader storici del partito islamico tunisino, convocati nell’ambito del fascicolo aperto sulla rete di arruolamento e l’invio di giovani tunisini verso le zone di conflitto del jihad e sul finanziamento del terrorismo in Tunisia. Lo ha detto ai media l’avvocato Samir Dilou, del collegio dei difensori di Ennhadha che ha seguito i suoi assistiti alla caserma Bouchoucha della capitale. In un comunicato diffuso nella notte, il partito Ennahdha ha denunciato "le condizioni di un interrogatorio che rappresentano una flagrante violazione dei diritti umani". Secondo i suoi difensori Ali Laarayedh sarebbe stato interrogato dalle 17 a oltre mezzanotte senza cibo né riposo. Ennahdha ieri in un comunicato aveva messo in guardia contro "i pericolosi eccessi del potere golpista che prende di mira gli oppositori esercitando pressioni su di loro e fabbricando casi in cui cerca di sfruttare l’apparato giudiziario". Finora, sono dieci le persone arrestate in relazione a questo dossier, tra essi Habib Ellouze e Lotfi Seghaïer, sempre di Ennhadha e l’ex deputato del partito islamico, amministratore delegato di Syphax Airlines, Mohamed Frikha. (ANSA).