(ANSA) – STRASBURGO, 20 SET – I genitori di Maddie McCann, la bimba scomparsa da una camera d’albergo in Portogallo nel 2007, hanno perso il ricorso inviato alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) contro il Portogallo. A dieci anni dalla scomparsa della figlia, i coniugi McCann si sono rivolti a Strasburgo affermando che i tribunali portoghesi avevano violato il loro diritto alla vita privata e la loro presunzione di innocenza per non aver agito contro l’ispettore che aveva seguito il caso e che in un libro, un documentario e un’intervista, sosteneva che fossero stati loro ad uccidere la bimba simulandone poi la scomparsa. La Corte europea dei diritti umani afferma che, "anche supponendo che la reputazione dei coniugi sia stata danneggiata, questo non è stato a causa di quanto scritto dall’ispettore (Goncalo Amaral), ma piuttosto il risultato dei sospetti nei loro confronti che hanno condotto all’apertura di un’inchiesta su di loro che a sua volta ha creato una grande attenzione mediatica e numerose controversie". I giudici di Strasburgo sostengono che le informazioni sui coniugi erano già di dominio pubblico quando il libro fu pubblicato, e quindi non si può ritenere che i tribunali portoghesi abbiano fallito nel loro compito di proteggere la loro reputazione e vita privata. (ANSA).