Fatture per operazioni inesistenti, frode all’Iva, intestazione fittizia del patrimonio a una società marocchina per non pagare il debito accumulato con il Fisco. Accuse rivolte a un commercialista comasco, arrestato nelle scorse ore dai militari della guardia di finanza di Olgiate Comasco. Le fiamme gialle hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como. Hanno inoltre sequestrato beni per un valore di circa 3 milioni di euro al professionista e a società lombarde a lui riconducibili.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa al termine di una complessa indagine della guardia di finanza di Olgiate. Il commercialista è accusato di dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposte. I reati che vengono contestati al commercialista sono relativi al periodo tra il mese di settembre del 2015 e il mese di giugno del 2019.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, il commercialista avrebbe falsificato fatture e contratti, modificandone l’oggetto in servizi di intermediazione finanziaria. Questo gli avrebbe permesso di mettere in atto una frode sull’Iva. Nelle vesti di amministratore unico di una società cooperativa e poi di una nuova cooperativa sociale avrebbe inoltre emesso fatture false per oltre un milione e 360mila euro.
Per non pagare il debito con l’Erario di oltre 800mila euro, il commercialista avrebbe infine trasferito fittiziamente il patrimonio alla moglie e a una società di diritto marocchina. Le indagini della guardia di finanza sono state avviate dopo una verifica fiscale dell’Agenzia delle Entrate che aveva fatto emergere il sospetto su presunte irregolarità.