Giornata della Riconoscenza, ieri mattina il cardinale Oscar Cantoni ha celebrato, nella Basilica del SS. Crocifisso in Como, la Santa Messa, in occasione della Giornata della Riconoscenza (foto di Fernando Pozzi). Si tratta di una celebrazione tradizionale per la città di Como, memore e grata della protezione che il Crocifisso miracoloso, assicurò durante la Seconda guerra mondiale.
La Santa Croce è venerata da secoli nella Basilica di viale Varese affidata alla cura pastorale dei Padri Somaschi.
“Oggi per noi è giorno di memoria, tempo di intercessione – ha detto nella sua omelia il cardinale Cantoni –Como non dimentica il bene ricevuto, la vicinanza fedele di Dio nei confronti di questo nostro popolo, i suoi interventi di salvezza, manifestatisi nel corso della storia. È per questo che siamo qui, in questo luogo santo, così caro a tutti i comaschi”. “I tempi che stiamo attraversando, con le diverse problematiche e tensioni che tutti conosciamo, le prospettive di un autunno difficile per tutti, mentre suscitano il dovere di sentirci in tutti responsabili e coinvolti, ci invitano, nello stesso tempo, ad affidarci a Dio, che guida segretamente al bene la storia dei popoli, come quella di ciascuno di noi”, ha detto ancora il cardinale Cantoni.
All’inizio della celebrazione, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, a nome dell’intera cittadinanza, ha offerto il cero votivo che, per tutto l’anno, è acceso sull’altare insieme al cero pasquale.
La genesi della Giornata della Riconoscenza
«Durante l’ultima guerra mondiale – si legge nel testo che spiega la genesi della Giornata della Riconoscenza proclamato, ogni anno, a chiusura della processione del SS. Crocifisso per le vie di Como nel Venerdì Santo –, il pericolo di un bombardamento o di vittime di una lotta fratricida era più che prevedibile. Nel freddissimo 3 gennaio 1943 i comaschi vollero recare il Crocifisso in un corteo che non ha più avuto riscontri nella storia della città. La Convalle fu risparmiata dalla violenza. L’allora vescovo monsignor Alessandro Macchi trovò consenso unanime quando attribuì al Crocifisso questa grazia, insieme a una gratitudine profonda. Il 17 giugno 1945 il Vescovo Macchi invitò a Como il cardinale Ildefonso Schuster, metropolita di Milano e futuro beato, perché incoronasse, in Cattedrale, l’effigie del Signore Gesù appeso alla Croce. La corona d’oro reca sulla base l’iscrizione: i cittadini di Como ringraziano Te, che li proteggi».