(ANSA) – ROMA, 19 SET – Sul Corno d’Africa incombe la minaccia della carestia, che non è un modo di dire ma è la fase più grave del sistema di monitoraggio dell’insicurezza alimentare delle Nazioni Unite. A denunciarlo è l’agenzia Onu Programma alimentare mondiale (Pam), che ha lanciato l’allarme su questa parte del mondo dove aumenta la fame a causa di stagioni di siccità consecutive. Dall’inizio dell’anno, 9 milioni di persone in più vivono una grave insicurezza alimentare in Etiopia, Kenya e Somalia, con 22 milioni di persone che faticano a trovare cibo sufficiente. Di ritorno da una visita in Somalia il Direttore Esecutivo del Pam, David Beasley, racconta di un Paese devastato dalla siccità, dove oltre sette milioni di persone – quasi la metà della popolazione – sono nell’insicurezza alimentare acuta e 213.000 stanno già affrontando condizioni simili alla carestia. "La gente qui aspetta la pioggia da anni, ma non può più andare avanti senza un aiuto alimentare salvavita. Il mondo deve agire ora per proteggere le comunità più vulnerabili dalla minaccia di una diffusa carestia nel Corno d’Africa", ha detto Beasley. "Non si vede ancora la fine della siccità – aggiunge – quindi bisogna ottenere le risorse necessarie per salvare vite umane e impedire che le persone precipitino a livelli catastrofici di fame e inedia". (ANSA).