“Siamo in grave carenza di insegnanti di sostegno, soprattutto nelle scuole dell’infanzia”: è questo il problema più significativo, secondo Valentina Grohovaz, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Como centro, evidenziato a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico 2022/2023.
“Numeri così bassi non li avevo mai visti – spiega Grohovaz – Sono state assegnate meno figure del necessario. A ottobre avremo un nuovo monitoraggio, che speriamo porti all’arrivo di altri insegnanti. La situazione è comune alle altre scuole dell’infanzia della provincia. In questi anni abbiamo registrato un aumento significativo di casi di bambini che richiedano un sostegno, ma non proporzionale alla riduzione dell’organico”.
Non va meglio alla primaria. “Anche qui non siamo al completo, alcuni insegnanti non hanno accettato – dice la preside – Attendiamo dal Provveditorato una seconda tornata di nomine. Anche la prossima settimana avremo un orario ridotto, altrimenti non riusciremmo a garantire le lezioni”.
Medesima situazione all’Istituto comprensivo di Como Lora – Lipomo. “Abbiamo delle cattedre scoperte alla primaria e alla secondaria di primo grado che dovremo colmare ricorrendo alle graduatorie d’istituto – spiega la dirigente scolastica, Michela Ratti – Abbiamo dovuto iniziare con orario ridotto. Da lunedì torneremo a regime anche se mancano ancora insegnanti. Alla scuola dell’infanzia manca una figura di sostegno, ma il vero problema è che hanno assegnato meno ore di sostegno rispetto a quelle necessarie”.
“Quest’anno siamo partiti con grande affanno, perché le nomine sono arrivate il 9 settembre – dice invece la preside dell’Istituto comprensivo Como Lago, Giuseppina Romina Porro – Poi però la situazione si è sbloccata e ad oggi siamo quasi al completo. Il grosso problema, che perdura da anni – spiega la dirigente – è la condizione degli istituti scolastici. La manutenzione degli edifici ha dei ritardi mostruosi. Nella scuola di via Brambilla i serramenti sono usurati e per la sicurezza di tutti sono state posizionate delle transenne nel cortile interno. Il vetro di una finestra è caduto, fortunatamente durante i mesi estivi senza lezioni”.
Problemi anche all’istituto di via Magenta, dove “abbiamo un cantiere aperto per la copertura della facciata – spiega la preside Grohovaz – Un ingombro importante. Non ultima, la secondaria “Parini” di via Gramsci, dove a marzo è crollato l’ingresso. Dal Comune tante promesse di lavori mai realizzati. Abbiamo un’impalcatura esterna che ci crea parecchi problemi, a partire dalla palestra divenuta inaccessibile”.