Riqualificazione dei giardini a lago di Como, avvio dei lavori – salvo imprevisti – per la prossima primavera. Tra aprile e maggio, cantiere che dovrebbe concludersi entro la fine del 2023. A scandire i tempi è l’assessore al Verde e ai Parchi e Giardini di Palazzo Cernezzi, Ivan Matteo Lombardi, dopo la riunione odierna in Comune.
“Il progetto esecutivo è pronto, vanno rivisti alcuni aspetti tecnici poi andrà sottoposto alle ultime verifiche. Se tutto sarà ok per ottobre avremo la validazione”. Spiega Lombardi. “A quel punto la gara si potrebbe avviare alla fine dello stesso mese di ottobre e, secondo un pronostico ragionevole, l’aggiudicazione dell’appalto potrebbe arrivare entro fine anno con l’obiettivo di avviare i lavori in primavera”.
Un progetto partito nel 2016
Il condizionale resta d’obbligo visto che si parla di questo progetto – da oltre 2 milioni di euro (base 2.100.000 per la prcisione) – ormai da tempo. Gli intoppi non sono mancati. L’iter, avviato nel 2016, ha visto coinvolte le ultime due amministrazioni cittadine.
Il progetto e il programma dei lavori
I nuovi giardini a lago saranno caratterizzati dal cannocchiale verde che da viale Cavallotti porta al tempio Voltiano. Prevista la realizzazione di spazi dedicati a bar ed eventi (la ben nota “battery”). E poi nuovi giochi per i bambini, il lavoro sui percorsi e il verde. Sul futuro avvio dei lavori il Comune sta già ragionando sulla programmazione perché in primavera ci sarà – come annunciato – anche l’avanzamento del cantiere delle paratie sul tratto Lungolario Trento e Mafalda di Savoia. “Bisognerà evitare che i cantieri si accavallino e che si ostacolino quindi servirà una programmazione precisa. L’idea è di partire dalla zona della “battery” quindi l’area che affaccia su viale Vittorio Veneto” aggiunge l’assessore che precisa come siano in corso le ultime valutazioni sulle essenze da piantumare in particolare sull’asse cavallotti-Tempio Voltiano al quale si vorrebbe dare una continuità anche da questo punto di vista. Si ragiona anche sull’esatta posizione dei giochi e sui servizi igienici che potrebbero diventare 3 (rispetto ai 2 iniziali).
Recintare il parco, un’ipotesi non del tutto archiviata
In questi giorni poi è tornato alla ribalta il tema della recinzione del parco. A livello progettuale al momento non sono possibili ulteriori modifiche. Ma l’assessore non esclude l’ipotesi con un un’eventuale seconda procedura: “A mio avviso, e il sindaco e alcuni colleghi di giunta condividono, un intervento così importante e costoso andrebbe tutelato come accade in molti altri parchi in Italia e all’estero – conclude Lombardi –. Chiuderlo alla sera per restituirlo in ordine e ripulito ai cittadini il mattino successivo allo scopo di evitare quanto già purtroppo più volte documentato e cioè vandalismi, bivacchi e altre situazioni pericolose”.