La procura di Como ha chiesto la perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali di Marco Campanaro, il 37enne accusato dell’omicidio volontario della compagna, Valentina Di Mauro. La donna, 33 anni, è stata uccisa a coltellate nel luglio scorso nell’abitazione di Cadorago nella quale viveva da circa due anni con il fidanzato.
Campanaro è in carcere al Bassone. Il magistrato che coordina l’inchiesta, Mariano Fadda, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari una perizia psichiatrica. Un accertamento richiesto soprattutto alla luce di quanto emerso dopo l’arresto di Campanaro. L’uomo aveva parlato del tarlo della gelosia che, a suo dire, sembra fosse diventato un’ossessione al punto che si era rivolto a un medico per affrontare la difficoltà. Una situazione che sarebbe stata confermata anche dai familiari del 37enne.
Valentina Di Mauro è stata colpita ripetutamente con un coltello da cucina. Ferite che non le hanno lasciato scampo. Sentendo le urla e le richieste di aiuto della donna, due vicini di casa sono intervenuti, hanno picchiato alla porta dell’appartamento della coppia e hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Purtroppo però, al momento dell’arrivo dei carabinieri e del personale del 118 la 33enne era già morta.
Nel primo interrogatorio in carcere, Campanaro era rimasto in silenzio. Il legale difensore Paolo Battaglia non ha presentato al momento richieste di un alleggerimento delle misure cautelari. “Prendiamo atto con favore della richiesta del magistrato di perizia psichiatrica – dice il legale difensore – E’ un atto quasi dovuto alla luce di come sono andati i fatti e della conferma che Campanaro si era rivolto a un medico per chiedere aiuto per il problema della gelosia. E’ necessario approfondire la sua condizione. Aspettiamo l’indicazione della data per l’incidente probatorio per procedere poi con la perizia”.