(ANSA) – ROMA, 11 SET – Almeno due persone sono morte a causa di un violento terremoto, di magnitudo 7.6, che ha colpito oggi la Papua Nuova Guinea orientale. Il sisma si è verificato a circa 67 chilometri dalla città di Kainantu, ad una profondità di 91 km, scrive l’Istituto geofisico statunitense (Usgs). L’Usgs ha inizialmente lanciato un allarme tsunami per le vicine aree costiere , ma ha poi dichiarato che la minaccia "è ormai passata". Il deputato Kessy Sawang ha reso noto che una delle vittime è stata travolta da una valanga di fango nel remoto villaggio di montagna di Matoko e numerosi feriti sono stati trasportati in ospedale in aereo. Ci sono stati "gravi danni" e si teme che ci siano altri "feriti e morti" nei villaggi lungo la catena montuosa del Finisterre e in alcune aree costiere, ha sottolineato Sawang. Si registrano danni agli edifici anche vicino alla città di Madang e nell’entroterra. Il terremoto è stato avvertito fino alla capitale Port Moresby, a circa 480 chilometri di distanza. La Papua Nuova Guinea si trova sull’"anello di fuoco" del Pacifico, dove si verificano frequenti terremoti. Nella vicina Indonesia nel 2004 un terremoto di magnitudo 9.1 ha innescato uno tsunami che ha ucciso 220.000 persone in tutta la regione, di cui circa 170.000 in Indonesia. (ANSA).