(ANSA) – GINEVRA, 06 SET – Sono oltre 1.460 le strutture sanitarie colpite dal devastante impatto delle piogge monsoniche in Pakistan, di cui 432 risultano completamente danneggiate e 1.028 parzialmente, la maggior parte nella provincia meridionale del Sindh, ha riferito oggi a Ginevra l’Organizzazione mondiale della sanità. I problemi di accesso rimangono un vincolo significativo per le operazioni nel Paese e le scorte di medicinali e altre forniture sono limitate, ha detto il portavoce dell’Oms Tarik Jasarevic in un briefing per la stampa a Ginevra. "È urgente aumentare la sorveglianza delle malattie, ripristinare le strutture sanitarie, garantire medicinali e forniture sanitarie sufficienti e fornire supporto mentale e psicosociale alle comunità colpite", ha sottolineato Jasarevic. L’Oms – ha aggiunto- ha consegnato 1,5 milioni di dollari in medicinali essenziali, scorte di emergenza, forniture mediche, kit per la purificazione dell’acqua ed altri aiuti. Anche le altre agenzie dell’Onu sono mobilitate per rispondere all’emergenza in Pakistan dove le recenti piogge monsoniche e inondazioni hanno colpito oltre 33 milioni di persone, provocando distruzioni e oltre 1.200 vittime. L’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha così inaugurato ieri un ponte aereo da Dubai per il trasporto di aiuti verso le zone più colpite. "I primi tre voli previsti sono arrivati ;;lunedì in Pakistan, con altri cinque in arrivo. Gli aiuti includono 40.000 materassini, quasi 15.000 set da cucina e circa 5.000 teloni multiuso. Altri sei voli sono previsti per mercoledì e giovedì ", ha detto a Ginevra il Direttore dell’Unhcr per l’Asia e il Pacifico, Indrika Ratwatte. Altri aiuti sono trasportati via terra. "La priorità è far giungere gli aiuti sul posto", ha insistito. "Temiamo che la situazione possa peggiorare", con ulteriori piogge previste, ha poi ammonito Indrika Ratwatte ricordando che il Pakistan ospita attualmente circa 1,3 milioni di rifugiati afghani. (ANSA).