Dalle più recenti analisi dell’Istituto di microbiologia della SUPSI (la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), in Canton Ticino è stata riscontrata la presenza del virus della febbre del Nilo occidentale nelle zanzare. La diffusione è stata localizzata sia nel Sottoceneri che nel Sopraceneri e attualmente non risulta alcun caso accertato di infezione negli esseri umani.
Questo virus si sposta prevalentemente attraverso gli uccelli migratori e può essere trasmesso da alcune specie di zanzara (come la Culex pipiens, ovvero la zanzara comune). Anche la zanzara tigre può trasmettere questo virus ma non è considerata il vettore principale. Il virus di rado può colpire anche l’uomo o il cavallo, che sono considerati però ospiti terminali e cioè dai quali il virus non può essere ulteriormente trasmesso.
L’Ufficio del medico cantonale ha informato le autorità federali e i medici del territorio, sensibilizzandoli sui sintomi che il virus potrebbe causare nell’uomo. Nelle persone, la maggior parte delle infezioni da WNV (circa 80%) ha un decorso asintomatico. Nel 20% circa i sintomi sono essenzialmente di tipo influenzale. Complicazioni gravi o letali si possono avere con il coinvolgimento del sistema nervoso: encefaliti e meningiti, che insorgono in meno dell’1% delle persone infette e colpiscono con maggior frequenza gli anziani e i pazienti immunodepressi. Per prevenire le punture della zanzara, la misura più efficace è l’uso dei repellenti all’imbrunire e di indumenti lunghi di colore chiaro, specialmente per le persone potenzialmente a rischio (immunodepressi o anziani).