A luglio la domanda di cassa integrazione nella provincia di Como è diminuita mentre è aumentata in provincia di Lecco. Un dato che emerge dal 7° rapporto UIL del Lario. Nel Comasco lo scorso mese le ore ammontavano al 41,2 % in meno rispetto al giugno 2022. Il calo di richieste appare ancora più evidente se confrontato con il dato del luglio 2021, in questo caso la diminuzione è stata dell’83,3%.
Per quanto riguarda la provincia di Lecco invece, rispetto a giugno 2022, le richieste sono aumentate del 34% nonostante l’andamento registri un generale calo se confrontato con il luglio 2021.
I timori per l’autunno
Nonostante i dati incoraggianti però, i rincari nelle bollette delle aziende potrebbero innescare un nuovo periodo di incertezze. Con l’incremento del costo dell’energia, tutti i settori sono a rischio e si temono le possibili ripercussioni sul fronte dell’occupazione.
“Con la diminuzione del potere d’acquisto che si va ad aggiungere agli effetti negativi dell’inflazione – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale CST UIL del Lario – è importante che il governo assuma iniziative immediate economiche a salvaguardia dei lavoratori e pensionati ed eviti che si fermi la produzione delle aziende. Anche l’Unione Europea deve fare la sua parte attuando, urgentemente, una politica economica di tetto massimo del prezzo del gas per frenare le speculazioni. È infine necessario un piano economico-finanziario per sostenere una veloce transizione ecologica verso le fonti energetiche rinnovabili”