(ANSA) – PADOVA, 27 AGO – Contro il caro energia i commercianti padovani sperano in un ‘miracolo’ e si affidano a Sant’Antonio. Così lunedì prossimo porteranno un cero in Basilica. "In materia di costi energetici e bollette schizzate alle stelle – ha spiegato Patrizio Bertin, presidente Ascom – non sappiamo più a che santo votarsi. D’altra parte: il governo? Dimissionario. La politica? In tutt’altre faccende affaccendata. Quindi? Quindi, al comparto del terziario di mercato padovano non resta che votarsi al "Santo" per antonomasia, quel Sant’Antonio che di Padova non era ma che di Padova è diventato il riferimento per tutto il mondo". Bertin, con una contenuta rappresentanza di colleghi, il 29 agosto, alle 11.30, consegnerà sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio al Rettore, Padre Antonio Ramina, un cero. "Un cero – sottolinea Bertin – che vuole essere, al tempo stesso, la nostra rinnovata devozione nei confronti del Santo, per chi crede supplica di protezione celeste in un momento tanto difficile, ma anche esemplificazione laica del rischio di un ritorno ad un passato fatto di vita al lume di candela". Un tentativo quasi "estremo" per cercare di strappare l’attenzione nei confronti di un problema, quello dei costi dell’energia, che avrebbe bisogno di risposte immediate pena, come ha calcolato l’Ascom Confcommercio nei giorni scorsi, un 10% di imprese pronte a sospendere l’attività già nel mese di settembre e con una prospettiva, ben più drammatica, di una chiusura di circa 2500 imprese nell’arco del primo semestre del 2023 con la perdita di qualcosa come 7500 posti di lavoro. "Al Presidente Draghi – ricorda Bertin – chiediamo di intervenire, anche in estensione rispetto alle cose che un governo dimissionario può fare, con un tetto al prezzo del gas sul tipo di ciò che ha fatto il Portogallo. Portogallo, guarda caso patria natia di Sant’Antonio". (ANSA).