È stata approvata dalla Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, la delibera per lo sviluppo dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi), su cui vengono investiti complessivamente 52 milioni di euro.
“L’obiettivo di passare dal 5 al 10% della presa in carico della popolazione over 65”
“Un importante provvedimento che mette in campo le prime misure e il primo importante stanziamento di fondi per il potenziamento dell’assistenza domiciliare per raggiungere entro il 2026 l’obiettivo del Pnrr di passare dal 5 al 10% della presa in carico della popolazione over 65” ha spiegato la vicepresidente di Regione Lombardia. “L’aumento di soggetti anziani e fragili – ha proseguito – rende inevitabile realizzare una maggiore presa in carico a livello territoriale, nonché una maggiore integrazione tra gli ambiti sanitari, socio-sanitari e assistenziali”.
Gli enti già accreditati, pubblici e convenzionati, erogatori dell’assistenza domiciliare avranno tempo fino al 1 dicembre 2022 per presentare le istanze di riclassificazione. Le nuove richieste di inizio attività potranno essere presentate a partire dal 31 marzo 2023, mentre il nuovo sistema tariffario partirà dal 1 aprile 2023. Il sistema di remunerazione delle prestazioni adottato nasce dalla sperimentazione che ha coinvolto l’Ats Brianza, le Asst di Monza, Lecco e Vimercate e 27 dei 38 erogatori attivi sul territorio, con 8.880 valutazioni su 4.242 persone.
La delibera stabilisce anche che le Asst e gli Irccs pubblici garantiscono la gestione diretta delle cure domiciliari nelle Case di Comunità, attraverso il personale attualmente in attività e quello attivabile in risposta alla richiesta e alle scelte prese da ogni singola famiglia. A questo proposito la Regione, attraverso il DL 34, mette a disposizione delle aziende sanitarie pubbliche un fondo di 28 milioni per la formazione e l’assunzione del personale da dedicare alle cure domiciliari, di cui 1,2 milioni già assegnati.