(ANSA) – BRUXELLES, 25 AGO – A sei mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina non tutti i Paesi membri dell’Ue hanno sospeso il rilascio di permessi di soggiorno a cittadini russi e bielorussi nell’ambito dei rispettivi programmi per investitori. Lo fa sapere all’Ansa la Commissione Europea. "Continuiamo a lavorare all’attuazione della raccomandazione con gli Stati membri e le discussioni sono in corso", sottolinea un portavoce. "Secondo i dati comunicati, non vi sono russi o bielorussi soggetti a sanzioni che siano in possesso di un permesso di soggiorno ottenuto con un regime per investitori" benché la valutazione sia "ancora in corso" in alcuni Paesi Ue. "Il Gruppo di esperti degli Stati membri sui programmi d’investimento si riunisce regolarmente per raccogliere informazioni: gli Stati membri ci informano sugli sviluppi e riferiscono sull’attuazione della raccomandazione", spiega ancora il portavoce. Nel marzo scorso la Commissione ha esortato gli Stati membri "ad abrogare immediatamente tutti i programmi che garantiscono a cittadini extra Ue l’acquisizione della cittadinanza o dei permessi di soggiorno in connessione con gli investimenti" e a "garantire controlli rigorosi per affrontare i rischi posti dai programmi stessi". "L’attuale contesto dell’aggressione russa all’Ucraina – notava la Commissione – sta evidenziando ancora una volta questi rischi". (ANSA).