(ANSA) – ROMA, 25 AGO – Un tribunale civile del Perù ha dichiarato ammissibile una causa per richiesta di risarcimento per un importo pari a 4,5 miliardi di dollari intentata dall’Istituto Nazionale per la Difesa della Concorrenza e la Protezione della Proprietà Intellettuale (Indecopi) del Paese contro Repsol e altre società, tra cui una compagnia italiana, per danni a seguito dello sversamento di petrolio avvenuto a gennaio a nord di Lima e definito dall’Onu "il peggior disastro ecologico nella storia del Paese". Le società oggetto della causa, riferisce l’emittente radio peruviana Rpp, sono Repsol S.A., Mapfre Global Risks, Fratelli D’Amico Armatori S.P.A., Repsol Comercial SAC, Mapfre Perú Compañía de Seguros y Reaseguros S.A., Refinería La Pampilla S.A.A. e la Empresa Transtotal Agencia Marítima S.A. La fuoriuscita è avvenuta lo scorso 15 gennaio, quando l’equivalente di 12 mila barili di petrolio sono finiti in mare durante le operazioni di scarico del greggio dalla petroliera italiana ‘Mare Doricum’ presso la raffineria La Pampilla di Repsol. Secondo la compagnia spagnola, che respinge le accuse nei suoi confronti, l’incidente sarebbe avvenuto per il "movimento incontrollato" della petroliera a causa del forte moto ondoso causato dall’eruzione vulcanica delle isole Tonga. Con delibera n. 4 del 18 agosto, il 27esimo Tribunale Civile Specializzato di Lima ha ammesso la causa alla luce delle prove presentate, per le quali ha concesso alle società un termine di 30 giorni per rispondere. Il presidente di Indecopi, Julián Palacín, ha affermato che, a seguito della dichiarazione di emergenza ambientale per la fuoriuscita di petrolio, sono state chiuse le spiagge con gravi ripercussioni sulle attività economiche. Inoltre, "questa azione giudiziaria potrebbe generare giurisprudenza a livello nazionale e internazionale su questioni di sversamento di petrolio". Palacin ha negato che il problema della fuoriuscita di petrolio sia stato risolto, come riferito dalla Repsol, ricordando che il ministero dell’Ambiente ha riferito che 25 spiagge sono ancora interessate dalla presenza degli idrocarburi. (ANSA).