Dall’energia in bolletta, ai beni alimentari. Dalla benzina ai corredi scolastici. “Costa tutto di più” dicono i comaschi. Oggi poi, l’ultima impennata del prezzo del gas ha trascinato con sé le incertezze di molti. Dopo le vacanze infatti c’è già chi si prepara al peggio.
“È un disastro sociale che non so quando può finire” dice un cittadino “cerco di non aumentare il tenore di vita”. “Bisogna tirare la cinghia” dice un’altra residente “io per l’autunno la vedo nera”. Tanti dichiarano di aver tentato di ridurre i consumi, ma con l’aumento dei costi, non si sono accorti del risparmio. Un problema che interessa cittadini e imprese. “Sicuramente gli aumenti si vedono in ogni settore e non solo per noi che andiamo a fare la spesa. Anche le aziende vedono i prezzi delle materie prime aumentare e in alcuni casi non riescono nemmeno a soddisfare gli ordini per mancanza di materiale” spiega una signora tra le vie del mercato di Como.
Al governo di Mario Draghi e ai tecnici a Palazzo Chigi intanto spetta il compito difficile di capire se specialmente gli ultimi rialzi siano frutto della speculazione o se possano diventare strutturali. Non è da escludere quindi che venga anche stanziato un nuovo pacchetto di aiuti a tutela di famiglie ed aziende. Lo scorso mese in base ai dati Istat, i beni alimentari e le bevande analcoliche hanno segnato un +10% sul 2021. La categoria per cui gli italiani spenderanno di più alla fine dell’anno sarà quella composta da pane, pasta e riso, che costerà 115 euro in più. Sul fronte energetico i rialzi hanno superato anche il 100% e in vista dei mesi invernali uno scenario possibile è quello dell’austerità. Dunque ridurre i consumi per spendere meno, abbassare la domanda generale e far abbassare anche il prezzo.