Inseguimento, aggressione e arresto nei boschi della droga a Montano Lucino. Scoperto dalla polizia, uno spacciatore ha cercato di scappare e, una volta raggiunto, ha colpito con calci e pugni l’agente prima di essere bloccato. Sequestrati denaro e sostanze stupefacenti di vario tipo.
L’operazione degli agenti delle volanti della questura di Como è scattata ieri pomeriggio, durante i controlli disposti proprio per contrastare l’attività di spaccio nelle zone boschive del territorio. I poliziotti hanno notato movimenti sospetti in via Olginati.
L’inseguimento e l’aggressione
Gli agenti hanno deciso di controllare e si sono addentrati nel bosco, notando due persone sospette in un giaciglio tra gli alberi e una terza a un centinaio di metri di distanza. Proprio quest’ultima, notando i poliziotti è scappata, subito seguita dagli altri due uomini, che hanno iniziato a correre nel bosco, inseguiti dai poliziotti.
Cercando di scappare, uno dei due sospetti spacciatori è caduto in un canale. Un volo di due metri. L’uomo si è rialzato e ha aggredito il poliziotto che intanto lo aveva raggiunto, colpendolo con calci e pugni e cercando di prendergli la pistola. L’agente è stato raggiunto dal collega e i due hanno bloccato e ammanettato il presunto pusher, un marocchino di 26 anni. Nella colluttazione, gli agenti hanno riportato ferite guaribili in 21 e 15 giorni.
Il sequestro e l’arresto
Nel marsupio del 26enne, gli agenti hanno trovato e sequestrato un etto tra cocaina, eroina e hashish, un bilancino di precisione, tre telefoni cellulari e 1.200 euro in contanti.
Portato in questura, il marocchino, senza documenti, con precedenti accuse oltre che ordini di espulsione e un divieto di dimora nella regione Lombardia, è stato arrestato con l’accusa di
detenzione ai fini di spaccio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.