Al centro del dibattito in Canton Ticino due sfide: l’inserimento nelle scuole ticinesi delle allieve e degli allievi ucraini e il superamento dei “livelli” A e B nelle scuole medie. Alla fine dello scorso anno scolastico si contavano nelle scuole ticinesi oltre 630 allievi provenienti dall’Ucraina, di cui oltre 100 nella scuola dell’infanzia, 250 nelle scuole elementari, 170 nelle scuole medie e 100 nelle scuole post obbligatorie. Durante l’estate il 60% circa degli allievi ha frequentato i corsi intensivi facoltativi di italiano organizzati dal DECS in collaborazione con la Fondazione Lingue e sport. Parallelamente gli allievi delle scuole post obbligatorie hanno continuato a seguire il progetto “Qualification for Ucraina” (Q-UA), che si concluderà alla fine di agosto, con l’inserimento anche di questi allievi nei percorsi ordinari. L’integrazione sarà estesa anche agli ulteriori circa 200 bambini e giovani ucraini residenti in Ticino sottoposti all’obbligo scolastico o formativo che a giugno non si erano ancora iscritti a scuola, nel frattempo contattati.
“Il superamento dei livelli A e B“
Dopo lo stop imposto lo scorso 26 gennaio dal Gran Consiglio, il dibattito sul superamento dei livelli A e B alle scuole medie è ripartito sia fra gli addetti ai lavori, sia nel mondo politico. La volontà comune di sostituire gli attuali corsi attitudinali e di base con un’altra organizzazione dell’insegnamento sembra oggi poter essere sorretta da una maggioranza politica, mentre sul modello da adottare capace di fare sintesi fra le numerose opzioni in campo il dibattito deve ancora partire. Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 tutti i giovani residenti nel Cantone Ticino devono proseguire per legge la loro formazione almeno fino al compimento del 18° anno di età. L’obiettivo è fare tutto il possibile per consentire a ogni giovane di ottenere un diploma. L’obbligo formativo non è l’obbligo scolastico e non comporta necessariamente la frequenza di una scuola.
Obbligo formativo fino a 18 anni
Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 tutti i giovani residenti nel Cantone Ticino devono proseguire per legge la loro formazione almeno fino al compimento del 18° anno di età. L’obiettivo è fare tutto il possibile per consentire a ogni giovane di ottenere un diploma post obbligatorio. L’obbligo formativo non è l’obbligo scolastico e non comporta necessariamente la frequenza di una scuola. Richiede che ogni giovane abbia un progetto formativo concreto, adeguato alle sue capacità e interessi. Nel primo anno di attività il servizio, coordinato dalla Divisione della formazione professionale (DFP), ha rilevato che 1.780 giovani tra i 15 e i 18 anni non risultavano essere inseriti in una formazione. Questa attività ha permesso di esaminare le situazioni individuali di questi giovani e, se necessario, di attivare il loro sostegno attivo, coinvolgendo le famiglie. Oggi è dunque possibile avere una fotografia completa della situazione. I dossier attualmente attivi al servizio GO95 sono 1.322, di cui 306 seguiti o in fase di verifica e 1.016 con già un progetto formativo in corso per i quali è stata predisposta una verifica regolare. Nel contempo sono stati chiusi 223 dossier per giovani che hanno ripreso o inizieranno una formazione professionale di base (duale o a tempo pieno). Non considerati invece 235 casi per raggiungimento della maggiore età o per altri motivi (es. trasferimento in un altro cantone o all’estero).