(ANSA) – MALABO, 20 AGO – La Guinea Equatoriale ha negato le accuse di Amnesty International di aver commesso violazioni dei diritti umani durante il proprio giro di vite sulla criminalità. L’organizzazione non governativa ha accusato le autorità del Paese africano di tortura, detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate da maggio, quando è partita una campagna per sradicare la criminalità. "La Guinea Equatoriale non tiene per nulla in considerazione le dichiarazioni di Amnesty International sui diritti umani, perché mancano di basi e credibilità nel nostro Paese", ha affermato su Twitter il vicepresidente Teodoro Nguema Obiang, figlio del capo dello Stato Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, 80enne alla guida della Guinea Equatoriale da oltre 40 anni. Il vicepresidente ha lanciato il 9 maggio la campagna per "fare pulizia" nelle strade della Guinea Equatoriale e illustrare la "retta via" ai giovani criminali. Le autorità hanno imposto il coprifuoco dalle 22.00 alle 6.00. Amnesty ha affermato che da allora migliaia di giovani sono stati arrestati in tutto il Paese, esortando le autorità di Malabo a "dare informazioni trasparenti sui decessi in detenzione e tortura" e a garantire che gli arrestati abbiano "processi equi dinnanzi ai tribunali civili ordinari", chiedendo la fine immediata della repressione in atto. (ANSA).