(ANSA) – MADRID, 19 AGO – L’estate di siccità che sta colpendo diverse zone della Spagna sta provocando anche effetti collaterali: è, per esempio, il caso della riemersione del complesso megalitico conosciuto come il Dolmen di Guadalperal, un’area di interesse archeologico situato nella provincia di Cáceres (ovest). Diversi media, tra cui El País, segnalano infatti che il livello dell’acqua del bacino di Valdecañas, al cui fianco è situato il Dolmen, è ormai inferiore al 30% della capienza. In questo modo, l’intero complesso megalitico è è rimasto completamente scoperto, un fenomeno che si è verificato solo altre quattro volte da quando questo luogo è stato trovato, quasi cent’anni fa. Come spiegato dal governo spagnolo, che a maggio ha dichiarato il Dolmen un bene d’interesse culturale, quest’area archeologica — da alcuni ribattezzata (in modo tecnicamente impreciso) il ‘Stonehenge spagnolo’ — era utilizzata come sepolcro collettivo. L’origine di questo luogo potrebbe risalire al V millennio a.C. circa. (ANSA).