(ANSA) – PECHINO, 19 AGO – Il magnate sino-canadese Xiao Jianhua, scomparso da un hotel di Hong Kong a inizio 2017, è stato condannato a 13 anni di carcere per reati finanziari da un tribunale di Shanghai al termine del processo partito a luglio. Xiao, tra i miliardari più controversi del Dragone, con stretti legami con le alte sfere del Partito comunista, era sparito alla vigilia del Capodanno lunare del 2017 dall’hotel Four Seasons di Hong Kong con un blitz degli agenti cinesi, quando a Pechino non era permesso di operare nell’ex colonia. In seguito, la sua scomparsa fu collegata alla campagna anti-corruzione del presidente Xi Jinping, al potere dal 2012. (ANSA).