Più controlli, potenziamento dei servizi pattugliamenti e maggiore coordinamento tra istituzioni. E’ quanto emerso dalla Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di polizia convocata d’urgenza dal prefetto di Como, Andrea Polichetti, dopo i fatti di ieri. Con il ferimento di due persone, tra cui un bambino, la minaccia rivolta ad un secondo bambino e l’omicidio di una quarta persona.
Sono intervenuti alla riunione il questore, Leonardo Biagioli, il comandante provinciale dei carabinieri, Colonnello Ciro Trentin, il comandante provinciale della guardia di finanza Colonnello Giuseppe Coppola.
Messa a punto una ulteriore iniziativa di rafforzamento dei servizi di vigilanza e prevenzione dei reati che interesserà nei prossimi giorni non soltanto il Comune di Como ma l’intero territorio provinciale. Il potenziamento si aggiunge ai servizi di controllo già disposti in via straordinaria in seguito all’aumento della presenza di turisti nel periodo estivo e in particolare per la festa di Ferragosto.
Le parole del prefetto
“I risultati del rafforzamento dell’azione coordinata delle Forze di polizia, soprattutto nel contrasto allo spaccio di stupefacenti non si sono fatti attendere. Come dimostrano gli arresti e i sequestri di droga nei giorni scorsi”. Ha detto il prefetto. “Purtroppo i gravi fatti di ieri rallentano lo sforzo che si sta compiendo per rafforzare il senso complessivo di sicurezza dei cittadini”
“L’azione delle Forze di polizia sarà quindi ancor più incisiva e costante. Allo stesso tempo però bisogna essere consapevoli che vi è l’urgenza di mettere ‘a sistema’ competenze plurali finalizzate alla tutela del bene-sicurezza”.
Secondo il prefetto occorre un coordinamento delle azioni più stretto. “Istituzioni pubbliche, terzo settore e quanti altri hanno responsabilità nel campo devono affiancarsi per conoscere e intercettare sul territorio della provincia i disagi di quei cittadini – italiani e stranieri – che anche per effetto della attuale sfavorevole congiuntura economica, vivono in situazione di preoccupante abbandono nei centri. Mi farò promotore attraverso la Conferenza Permanente Provinciale di avviare questo percorso”.