(ANSAMed) – BEIRUT, 11 AGO – Un uomo armato a Beirut, in Libano, ha preso alcuni impiegati di una banca come ostaggi chiedendo che venga sbloccato il suo conto corrente congelato, come gran parte dei conti correnti libanesi, dal novembre del 2019 a seguito del fallimento del sistema bancario libanese. Secondo media di Beirut, l’uomo ha preso ostaggi all’interno di una banca nella centralissima via Hamra. Non si conoscono ulteriori dettagli. Dal novembre del 2019 il cartello delle banche libanesi, d’accordo con la Banca centrale, hanno congelato quasi i tutti i conti correnti e i depositi di investimenti e risparmi in valuta pesante (dollaro, euro) dei risparmiatori libanesi. Intanto la lira locale si è svalutata più del 95% rispetto al dollaro statunitense. Non è la prima volta che un episodio del genere si verifica all’ombra della peggiore crisi economica del Libano, dove secondo l’Onu l’80% della popolazione residente è stata ridotta in stato di povertà dall’elite al potere responsabile del default finanziario palesatosi nell’autunno del 2019 e ufficializzato dal governo nel marzo del 2020. (ANSAMed).