Migranti in Barbagia, nuove accuse al sindaco di Como, Alessandro Rapinese.
“Il caso della donna selvaggiamente picchiata e stuprata in centro città è di una gravità inaudita, e merita rispetto e serietà. Strumentalizzare l’episodio, come abbiamo visto fare dal sindaco, facendone uno slogan anti immigrazione è semplicemente irresponsabile: significa buttare un cerino in una boscaglia arida e secca”. E’ quanto dichiarano in una nota gli esponenti di Svolta Civica, i consiglieri comunali Barbara Minghetti, Vittorio Nessi e Luca Vozella, che aggiungono: “L’insensato riferimento alla Barbagia, si inquadra perfettamente nell’inadeguatezza del personaggio e delle sue continue sparate frutto di poca attenzione e umanità”.
“Ciò che stupisce non è questo. Nelle sue esternazioni il sindaco non ha un solo pensiero di commozione per la vittima che, in tutta questa assurda polemica, è tornata nell’oblio da cui arrivava – si legge ancora nella nota –Manca a Como un dormitorio permanente e diurno che possa accogliere e accompagnare in un percorso di inclusione, le persone in difficoltà, soprattutto per non lasciare per strada donne che possono diventare più facilmente vittime di questi casi tremendi”.