Fratelli d’Italia replica a Rapinese. Non si ferma la polemica sulle dichiarazioni del sindaco di Como Alessandro Rapinese rilasciate nei giorni scorsi quando a commento dello stupro di sabato notte in centro città, per il quale è stato arrestato un pakistano 41enne. Rapinese aveva messo l’accento in modo molto critico sul fenomeno dell’immigrazione, consigliando di mandare gli immigrati in attesa di rimpatrio nelle zone deserte della Barbagia.
In mattinata sono arrivate le scuse del primo cittadino che non ha risparmiato attacchi ai partiti (QUI IL RESOCONTO). Non tarda ad arrivare però la replica di Fratelli d’Italia attraverso una nota del Dipartimento Legalità, sicurezza e immigrazione Fratelli d’Italia Lombardia. “Questo signore, sindaco di Como, non sapendo a quale santo votarsi in tema di sicurezza, perché è impreparato, accusa Fratelli d’Italia di un qualcosa che non sta né in cielo, né in terra. Intanto dire che Como una volta è Tijuana, e un’altra è Gotham city, è l’ennesima gaffe nei confronti delle forze dell’ordine e degli organi statali deputati alla sicurezza pubblica – si legge nella nota – In secondo luogo, Fratelli d’Italia di Como non aveva la delega alla sicurezza urbana (civica poi passata in Lega) e nemmeno al decoro (Lega) ma ha ugualmente fatto approvare il Taser per la Polizia Locale, ha fatto aggiungere le materie “sicurezza urbana e legalità” nelle materie della prima commissione consiliare, ha fatto approvare l’ingresso della città di Como nel Forum Italiano Sicurezza Urbana, è stato determinante nell’approvazione del Regolamento di Polizia Urbana, ed è stato il partito primo fautore della nascita della Commissione Speciale Sicurezza Urbana, Reati Ambientali, Mafie ed Ecomafie”.