(ANSA) – TRIESTE, 04 AGO – Oltre 3700 ettari di superfici boscate bruciate per un volume di 194 mila metri cubi di biomassa andata perduta. È la prima stima dei danni provocati dagli incendi sul Carso italiano e sloveno delle scorse settimane elaborata dai ricercatori dell’Università di Udine. Lo studio è stato compiuto dal gruppo Ambiente e Territorio del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali. La stima è stata ottenuta impiegando dati satellitari forniti da Sentinel-2, missione dell’Agenzia spaziale europea nell’ambito del programma europeo di osservazione terrestre Copernicus. L’area interessata dal fuoco copre una superficie di poco più di 4.000 ettari, per lo più in Slovenia (3480 ettari). La superficie forestale interessata è stata di 3.693 ettari, il 92 per cento del totale. Il Comune più colpito è Miren-Kostanjevica, in Slovenia, con 2.750 ettari, mentre sul fronte italiano è Doberdò del Lago (406). Il patrimonio boschivo delle aree interessate dagli incendi ammontava a 614 mila metri cubi prima dell’evento, il fuoco ha distrutto il 32 per cento, pari a 194 mila metri cubi. Gli incendi comunque non sembrano aver distrutto completamente la vegetazione. «Grazie alle immagini multispettrali fornite dai satelliti – spiega Luca Cadez, dottorando in Ambiente e vita – è stato possibile stimare la superficie bruciata e l’intensità del danno. Ciò ha poi consentito di stimare l’entità del danno in termini di volume legnoso bruciato». (ANSA).