Lutto azzurro per la scomparsa, a 73 anni, di William Vecchi, uno tra i portieri più forti nella storia del Como. Vecchi ha militato con la formazione lariana dal 1976 al 1981 e ha difeso la porta in occasione dello storico “grande salto” dalla serie C alla A – con allenatore Pippo Marchioro – tra 1979 e 1980. Un exploit poi ripetuto qualche anno dopo dalla squadra allenata da Loris Dominissini tra 2001 e 2002. Un personaggio iconico nella vicende del Como, che in quelle stagioni schierava in difesa, davanti a lui, giocatori del calibro di Roberto Melgrati, Luigi Gozzoli, un giovane Pietro Vierchowod, Franco Pancheri, Piero Volpi, Silvano Fontolan. Un Vecchi che aiutò nella crescita il suo successore tra i pali della compagine lariana, Giuliano Giuliani.
Nato a Scandiano il 28 dicembre del 1948, William Vecchi oltre che con il Como ha giocato con Milan, Cagliari e Spal. Con la maglia dei rossoneri, Vecchi conquistò uno scudetto, due Coppe delle Coppe (1968 e 1973) e una Coppa dei Campioni (1969). Lo si ricorda come l'”eroe di Salonicco” per la sua grande prestazione nella finale di Coppa delle Coppe vinta nel 1973 nella città greca contro il Leeds. Il portiere fu decisivo con le sue parate.
Nella sua carriera di tecnico è stato allenatore dei portieri di Reggiana, Parma, Milan, Juventus e Real Madrid. Per anni ha lavorato a fianco di Carlo Ancelotti, con cui ha vinto i trofei più importanti a livello internazionale.
Una curiosità. Vecchi era registrato all’anagrafe come Villiam, con la “V”, anche se poi nella sua carriera il nome – a partire dalle mitiche figurine Panini – è stato sempre indicato con la “W”.
Cordoglio unanime
William Vecchi è scomparso poche ore fa a Reggio Emilia. Già numerose le manifestazioni di cordoglio del mondo del calcio e dei tifosi lariani, che non lo hanno mai dimenticato. Tra i primi messaggi pubblicati, quelli di Milan e Inter. Il Real Madrid ha ricordato le vittorie di Vecchi quale componente dello staff tecnico della squadra spagnola: tra le altre una Champions League e un Mondiale per club. A metà pomeriggio è giunto anche quello del Como 1907. “Ciao amico mio, ti ricorderò sempre con grande affetto” ha scritto Carlo Ancelotti.