Tre orologi di lusso non dichiarati scoperti e sequestrati alla frontiera italo-svizzera di Valsolda dalla guardia di finanza di Como e dai funzionari di Adm (agenzia delle dogane e dei monopoli). Li aveva un automobilista russo, uno al polso, gli altri due nelle tasche interne dei pantaloni. Per i finanzieri si è trattato di un tentativo di contrabbando. In quanto al momento dei controlli, alla domanda di rito per sapere se trasportasse merci e avesse qualcosa da dichiarare la risposta è stata negativa. Nell’auto trovata, inoltre, la documentazione commerciale relativa all’acquisto dei tre Rolex, peraltro oggetto di procedura tax free da parte della corrispondente Dogana svizzera di Gandria. Il valore complessivo dei tre orologi sequestrati è di 46mila franchi svizzeri, circa 45mila euro.
Considerato l’ammontare dei diritti evasi, comprensivi di dazio e I.V.A., di poco inferiore all’importo di 10.000 euro, limite al di sotto del quale la violazione non assume il carattere di illecito penale, constatato l’illecito amministrativo. E’ scattato il sequestro finalizzato alla confisca e alla successiva determinazione della sanzione pecuniaria da due a dieci volte i diritti di confine dovuti.