(ANSA) – RIMINI, 29 LUG – "Un po’ di danno c’è stato perché quando la gente ha sentito questa notizia è rimasta un po’ scossa". Gabriele Pagliarani è uno storico operatore balneare riminese e commenta così la vicenda dei divieti di balneazione su diversi tratti della riviera emiliano-romagnola per i valori anomali, poi rientrati, di escherichia coli. "È stato come un fulmine a ciel sereno". Si domanda come mai da un giorno all’altro le analisi di Arpae abbiano dato esiti opposti, portando all’eliminazione del divieto di balneazione, e ricorda che sono stati spesi milioni di euro per la nuova rete fognaria che ha chiuso molti sfioratori a mare. Il fenomeno, dunque, "ce lo devono spiegare, visto che è quattro mesi che non piove più, gli impianti sono fermi e non ci sono stati sversamenti in mare". Ai bagnanti dimostra che l’acqua è pulita riempiendo a riva un bicchiere e bevendone un sorso. Un suo cliente di Bologna è appena arrivato in spiaggia. Da 75 anni viene in Riviera e non si dice preoccupato dal fatto. "Sono fake news che ogni anno saltano fuori", accusa. Dice di fidarsi della qualità dell’acqua dell’Adriatico per via del nuovo depuratore. Tre giovani sono appena arrivati da Milano, oggi faranno il loro primo bagno: "Non siamo preoccupati". Il divieto è stato eliminato alle 15. Una ragazza di Udine è partita ieri, ma non era a conoscenza della notizia sui batteri. Con l’amica di Rimini che la ospita si prepara ad entrare in acqua. (ANSA).