(ANSA) – LONDRA, 28 LUG – Sarà la tenuta di lord Anthony Bamford, 76enne super miliardario britannico e patron del colosso delle macchine da costruzione JMB, a ospitare nel weekend l’annunciatissima festa di nozze a scoppio ritardato con cui il premier Boris Johnson e la first lady Carrie si congederanno in qualche modo e chissà per quanto anche dal potere: dopo un turbolento triennio a Downing Street destinato a chiudersi anticipatamente obtorto collo il 5 settembre. Un party organizzato dal premier Tory uscente e dalla terza moglie a oltre un anno di distanza dal loro ‘sì’, celebrato allora in tono minore a causa di quelle restrizioni Covid che entrambi sono stati peraltro accusati d’aver poi violato nell’ambito del Partygate, uno degli scandali che hanno contribuito alla caduta di lui. Previsto inizialmente nella residenza di campagna ufficiale dei capi di governo, il ricevimento è stato trasferito in una magione privata – come comunicato fin dalle settimane scorse – per evitare nuove polemiche che già avevano fatto capolino alla luce del preannuncio delle dimissioni del premier. La cui caparbia permanenza al governo per la gestione degli affari correnti, in attesa dell’elezione di un successore alla guida del partito di maggioranza e quindi alla carica suprema, non avrebbe giustificato secondo giornali e oppositori l’uso ulteriore della residenza e di risorse pubbliche per un evento familiare. Un nodo sciolto in ultimo dalla disponibilità di Bamford, svelano ora i tabloid, anticipando che la festa si terrà appunto nella storica proprietà del lord-nababbo, finanziatore da lungo tempo del Partito Conservatore e amico personale di Johnson, ma anche del predecessore laburista Tony Blair o dello stesso erede al trono Carlo: proprietà che si estende per centinaia di ettari nel verde esclusivo della campagna inglese della Cotswolds. (ANSA).