Il sequestro del passante ferroviario e le preoccupazioni legate all’inchiesta e alle eventuali ripercussioni sul servizio al centro del comunicato diffuso dai rappresentanti dei viaggiatori lombardi.
Lo sfogo dei pendolari
“Dopo aver soppresso treni per manutenzione straordinaria o mancanza di personale e ridotto convogli, adesso ci tocca subire la chiusura del passante ferroviario di Milano”.
Lo sfogo dei pendolari lombardi è affidato a una lettera congiunta firmata da associazioni e comitati territoriali nella quale puntano il dito verso assessorato ai Trasporti di Regione Lombardia, Trenord e RFI.
Preoccupazioni e auspici
Al centro le preoccupazioni legate al sequestro del passante ferroviario da parte della Procura del tratto tra le fermate di Dateo e di Porta Vittoria per l’ipotesi di reato di “pericolo di disastro ferroviario” dopo la nota di Trenord in cui parlava di una rotaia “fortemente usurata”.
“Auspichiamo che il ministero -si legge nel comunicato- predisponga urgentemente una verifica da parte di soggetti indipendenti da Trenord e RFI.
Auspichiamo che vengano accertate quanto prima le reali responsabilità e che l’inchiesta non causi ritardi nell’effettuare i necessari interventi per il ripristino del servizio e che, nel caso si trovino dei colpevoli, si verifichi se vi è stata interruzione dolosa di pubblico servizio ed il danno subito dagli utenti con l’erogazione di opportuni risarcimenti.
Sequestro passante ferroviario: per i viaggiatori la convenzione con Atm
Richiamiamo infine Trenord,-si legge in conclusione- che invita gli utenti del tratto a prendere la metropolitana, al pieno rispetto del Contratto di Servizio, che prevede, in caso di interruzione dei servizi nel Passante, una convenzione apposita tra Trenord ed Atm senza aggravio di costi”.