Un raptus di gelosia. Dopo l’arresto con l’accusa dell’omicidio volontario della compagna, Marco Campanaro ha provato a spiegare così le coltellate mortali a Valentina Di Mauro, 33 anni, uccisa all’alba di ieri nell’appartamento di Cadorago in cui la coppia viveva da circa due anni. Domani mattina, il 37enne magazziniere in Svizzera sarà interrogato nel carcere del Bassone dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Como Massimo Mercaldo.
L’interrogatorio
Assistito dal legale difensore Paolo Battaglia, il 37enne potrà rispondere alle domande del giudice e ripercorrere i drammatici minuti dell’omicidio, oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. Nella giornata di giovedì invece dovrebbe essere effettuata l’autopsia sul corpo di Valentina.
Dalle prime informazioni, la donna sarebbe stata colpita ripetutamente con un coltello da cucina. I vicini di casa, svegliati dalle urla della coppia e dalle richieste di aiuto di Valentina, hanno provato a intervenire e hanno allertato i carabinieri, ma all’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorritori per la 33enne non c’era purtroppo più nulla da fare.
Le indagini
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù e del nucleo operativo e radiomobile. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Mariano Fadda.
Valentina Di Mauro avrebbe compiuto 34 anni il prossimo mese di novembre. Collaboratrice domestica, cresciuta in provincia di Varese, era andata a convivere con il fidanzato circa due anni fa.
Il ricordo
“Eri una persona speciale, sei entrata nella nostra vita quasi per caso, ma ti sei occupata dei nostri figli con una dedizione, un amore e una tenerezza che ti abbiamo poi visto portare al tuo adorato nipote – scrive in un messaggio sui social la famiglia per la quale Valentina lavorava – Credo di non averti mai visto senza sorriso nonostante la vita non fosse sempre semplice. Voglio immaginarti sorridente, senza dolore, immersa nell’amore in cui credevi, mentre da dove sei ora aiuti, come sempre facevi qui, la tua famiglia a superare questo momento”.