(ANSA) – TORINO, 25 LUG – Trasferta di lavoro a Tokyo nei giorni scorsi per Stefano Salizzoni e Alessandro Vairo, rispettivamente cardiochirurgo e cardiologo dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il viaggio ha avuto lo scopo di insegnare una nuovissima tecnica micro-invasiva di riparazione della valvola mitrale a cuore battente, con il posizionamento di corde artificiali in quattro ospedali della capitale nipponica: Juntendo University, St. Luke’s Hospital, Tokyo University School of Medicine e New Heart Watanabe Institute. Grazie agli insegnamenti ed alla supervisione dei due medici torinesi, Ryuta Seguchi, medico membro dell’équipe del professor Go Watanabe, è stato certificato quale primo operatore indipendente in Giappone. Questa tecnica a cuore battente, importata in Italia dagli Stati Uniti da Stefano Salizzoni, permette di eseguire, mediante una incisione di 5-6 cm nel torace di sinistra, lo stesso intervento di riparazione che invece tradizionalmente viene eseguito a "cuore aperto" e con il supporto della circolazione extracorporea. Questa tecnica ha insomma il grande vantaggio di ricostruire l’anatomia normale della valvola mitrale senza fermare il cuore. I pazienti che possono essere operati con questa tecnica devono essere affetti da insufficienza mitralica dovuta a prolasso del lembo posteriore, patologia di cui è affetto circa il 2% della popolazione. Alle Molinette vengono eseguiti circa 250 casi all’anno di interventi sulla valvola mitrale e circa il 10% vengono eseguiti con questa tipologia di intervento a cuore battente. A limitare questa tecnica, oltre a un follow-up ancora relativamente breve (circa 5 anni, rispetto ad esperienze di più di 40 anni della chirurgia tradizionale), vi sono anche i costi elevati dovuti all’utilizzo delle nuove tecnologie. Per questo motivo i pazienti al momento vengono selezionati in base al profilo di rischio. (ANSA).