(ANSA) – ALESSANDRIA, 22 LUG – Al grave stato di sofferenza del fiume Po non si sottrae la rete di fiumi e torrenti dell’Alessandrino, anticipando una drammatica secca. L’ultimo evento rilevante – come si ricorda in una nota della Provincia – risale al 2017, ma non in condizioni e proporzioni come le attuali. Sabbia e ghiaia roventi, temperature intorno ai 40 gradi dominano gli alvei, che hanno ceduto il loro scorrimento superficiale a una minimale attività di subalveo, con rare pozze scarsamente ossigenate, surriscaldate, eutrofizzate. Sono stati, pertanto, messi in atto interventi di recupero della fauna ittica per far fronte a una situazione emergenziale di vaste proporzioni e lunga durata, basandosi anche sul volontariato. Dai servizi della Direzione Ambiente, Risorse Idriche e Gestione Ittiofauna attuato, da settimane, un monitoraggio dei tratti a rischio e sono in corso verifiche della regolarità sui prelievi a scopo irriguo. Analoga procedura è seguita da enti parco e carabinieri forestali. Il personale per la Vigilanza Faunistica, in organico ridotto, resta infatti precettato dalla Regione per l’emergenza Peste suina Africana. Le segnalazioni da parte di privati di pozze con pesci in difficoltà devono essere mirate e puntuali per individuare il luogo, agevolare priorità, ottimizzazione e efficacia degli interventi, compresa una ricollocazione sicura e duratura nel tempo. Dagli ultimi aggiornamenti risulta drammatica la situazione delle asciutte dei torrente Orba e Scrivia nei tratti di valle; meno compromessa ma pur sempre grave quella del Borbera. (ANSA).