La piscina di via del Dos chiuderà tra dieci giorni esatti. Il Comune di Como ha annunciato ieri sera che non concederà altre proroghe alla cooperativa Colisseum per la gestione dell’impianto. Dal 31 luglio dunque, stop a tutte le attività. Per gli utenti però non c’è al momento alcuna certezza su possibili soluzioni alternative.
Il sindaco
Alla fine del mese, la cooperativa dovrà riconsegnare le chiavi della struttura a Palazzo Cernezzi. Il sindaco Alessandro Rapinese ha annunciato interventi immediati. “Appena Colisseum restituirà le chiavi, partiranno i lavori per la centrale termica”, ha detto il primo cittadino. “Si inizierà così, finalmente, a migliorare la struttura, che per troppi anni non è stata manutenuta. Il plesso ha gravi problemi di sicurezza da risolvere ed è questo il motivo per il quale il Comune si è detto contrario alla proroga”.
“Stiamo lavorando alacremente e siamo fiduciosi che non ci sarà alcuna ripercussione concreta per i disabili”, ha aggiunto Rapinese. E se al momento Colisseum non rilascia ulteriori commenti, le organizzazioni sindacali nelle scorse ore hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Como Andrea Polichetti. “La struttura ospita un migliaio di utenti, tra i quali disabili gravi e gravissimi e soggetti in riabilitazione – hanno spiegato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – La proposta del Comune di Como di trovare sedi alternative al momento non si è concretizzata e serve un intervento urgente”.
Le famiglie
Le associazioni Diversamente Genitori, Down Verso, Thais, Sociolario, le famiglie del centro diurno disabili del Comune e le famiglie degli utenti del centro Colisseum hanno protestato nelle scorse settimane e ora ribadiscono la preoccupazione. “Le soluzioni alternative che ci sono state proposte non sono adatte ai disabili motori gravi che hanno bisogno di attrezzature particolari adeguate – ribadisce Pia Pullici, responsabile di Thais – Ci sono decine di utenti fragili che hanno bisogno di risposte immediate”.