Caldo e siccità non lasciano tregua. E mentre si moltiplicano le ordinanze comunali che vietano l’utilizzo di acqua per orti e giardini, per lavare le auto, per le piscine private e per altri scopi non essenziali, a Como non si bada agli sprechi con l’acqua che sgorga senza interruzioni da una fontanella pubblica. La segnalazione riguarda quella situata vicino alla basilica di Sant’Abbondio. Qui il getto non si spegne mai. E se lo spreco infastidisce anche in condizioni normali, ancor di più in questo periodo in cui è diffuso su tutto il territorio l’allarme per la carenza di risorse idriche. Una situazione destinata a non migliorare nel breve periodo.
Per i prossimi giorni è previsto un caldo ancora più intenso di quello percepito finora. Gli esperti di 3Bmeteo annunciano un weekend e un inizio di settimana rovente, ma già da domani, giovedì 21 luglio, si prevedono fino a 36 gradi nel pomeriggio e fino a 37 nei giorni successivi.
Per mettere in allerta i cittadini e offrire consigli utili a prevenire le conseguenze dell’afa, soprattutto sui soggetti più fragili, Regione Lombardia ha pubblicato sul suo sito un opuscolo informativo con dieci regole base. Tra queste, bere spesso e consumare pasti leggeri ma frequenti, evitare di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno, dalle 11 alle 17, rinfrescare l’ambiente in cui si soggiorna, proteggersi con cappellino e occhiali scuri all’esterno, indossare indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come il lino e il cotone. In caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, è necessario bagnarsi subito con acqua fresca.
“Occorre prestare la massima attenzione ai fragili, agli anziani, alle persone con ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi – interviene la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti – Prevenire gli effetti negativi delle ondate di calore è possibile”.