(ANSA) – KABUL, 20 LUG – I Talebani sono responsabili della violazione di centinaia di diritti umani in Afghanistan da quando sono tornati a Kabul l’anno scorso e hanno ucciso almeno 160 persone senza averle sottoposte prima a un procedimento giudiziario. Lo ha dichiarato oggi l’Onu. "È innegabile che le scoperte del nostro rapporto sono estremamente gravi", ha affermato Markus Potzel, a capo di Unama, missione dell’Onu nel Paese, durante una conferenza stampa nella capitale Kabul. I Talebani hanno ripetutamente negato le accuse di abusi, ma il rapporto di Unama ha documentato 160 denunce di uccisioni extragiudiziali, 56 incidenti legati a torture e maltrattamenti e oltre 170 arresti arbitrari e fermi contro ex funzionari di governo e membri delle forze di sicurezza dallo scorso agosto. I metodi più comuni usati nelle torture comprendono calci, pugni e schiaffi, percosse con cavi e tubi e uso di dispositivi per scosse elettriche. Il rapporto documenta inoltre oltre 200 casi di punizioni crudeli, disumane o degradanti e più di cento casi in cui si è registrato un eccessivo uso della forza. Unama ha relazionato anche su 87 casi di violenze contro donne e ragazze, con omicidi, stupri, suicidi e matrimoni forzati, anche di minorenni. (ANSA).