Si è aperto con le note della filarmonica cittadina Alessandro Volta nel cortile antico di Palazzo Cernezzi il primo consiglio comunale dell’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese.
Sui banchi della maggioranza venti esponenti della lista civica Rapinese, dodici invece i consiglieri dell’opposizione. I candidati sconfitti Giordano Molteni e Barbara Minghetti, quest’ultima assente a causa del Covid. Quattro per il Pd, Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani mentre sono due i rappresentanti di Svolta civica, Vittorio Nessi e Luca Vozella. Nel centrodestra per Fratelli d’Italia, oltre Molteni, Lorenzo Cantaluppi e Antonio Tufano. Alessandro Falanga per Como con Molteni (che raccoglie Forza Italia, Noi con l’Italia e Democrazia e sussidiarietà) e Alessandra Locatelli per la Lega.
Presente in aula il prefetto di Como Andrea Polichetti . “In quest’aula si prenderanno decisioni importanti per la città – ha detto – Auspico che il rapporto tra maggioranza e opposizione sia intenso e di confronto ma mai conflittuale”.
Come di rito il primo atto del consiglio comunale è stato l’esame della condizione di eleggibilità e compatibilità del sindaco e dei consiglieri comunali. Sono stati scelti i capigruppo delle rispettive liste e partiti: Gianfranco Rossetti (Rapinese Sindaco); Alessandro Falanga (Noi con l’Italia); Alessandra Locatelli (Lega); Lorenzo Cantaluppi (Fdi); Patrizia Lissi (Pd) e Vittorio Nessi (Lista Minghetti-Svolta Civica).
“Voglio essere il 33esimo consigliere. Il mio messaggio è rivolto alla minoranza, l’opposizione non è un ruolo semplice. Avremo molte difficoltà perché abbiamo detto cose diverse, ma non mancherà mai il rispetto per chi lavora per la città”. Con queste parole apre il primo consiglio comunale di Como il sindaco Alessandro Rapinese, che aggiunge: “Quello che volevo dirvi oggi è che vi sono vicino, so cosa significa perdere un’elezione. Ho perso più di chiunque altro, ma dato che vengo da questa realtà, spero di non commettere gli errori che ho visto in passato. Sono contento che in questo consiglio tutti i cittadini siano rappresentati. Ringrazio il prefetto. La nostra Repubblica è qualcosa di magnifico”.
Dopo il giuramento e il discorso del sindaco l’assemblea cittadina ha eletto il presidente del consiglio comunale. Ed è qui che si sono registrate le prime tensioni tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra ha proposto il nome di Guarisco del Pd quale candidato al ruolo di presidente alternativo a quello di Anzaldo della lista Rapinese. La seconda votazione ha però eletto con 25 voti a favore Fulvio Anzaldo che diventa il nuovo presidente del consiglio comunale di Como.