Centro di via del Dos a Como, mancano quindici giorni alla scadenza della concessione alla Cooperativa Sociale Colisseum per la gestione dell’impianto comunale, prevista per il 31 luglio prossimo. Una data che segnerà la fine delle attività della cooperativa in via del Dos. Un disagio per centinaia di utenti, compresi pazienti cronici che seguono percorsi terapeutici.
La cooperativa – che gestisce dal 1995 palestra, piscina e centri diurni per disabili – chiede un nuovo incontro all’amministrazione per conoscere il futuro della struttura anche alla luce della comunicazione arrivata nei giorni scorsi dal Comune che vietava l’utilizzo della piscina piccola della struttura. Colisseum ha deciso di rivolgersi con urgenza al Tar che si è pronunciato contro la sospensione imposta dal Comune di Como in meno di 24 ore.
“Abbiamo trovato totalmente fuori luogo un divieto di utilizzo di una delle micropiscine da un giorno all’altro a quindici giorni dal termine della concessione – commenta il presidente di Colisseum Gabriele Romanò – Soprattutto in virtù del fatto che la vasca è puntellata, in questa situazione, ormai da tre anni. Attendiamo fiduciosamente un nuovo incontro con il sindaco per trovare una soluzione che consenta alla collettività di non vedersi privata del servizio e alla cooperativa di garantire il lavoro nell’attesa che venga esperito il nuovo bando di gara per la concessione”.
“Il dossier di via del Dos è sul tavolo”, aveva detto il sindaco Alessandro Rapinese nei giorni scorsi assicurando che “nessun disabile rimarrà senza servizi”. Il primo cittadino aveva parlato di un “piano B” – individuazione di strutture per accogliere parte dell’utenza di via del Dos – per salvare la struttura qualora non si riuscisse a risanare la situazione relativa al bando di gara per l’affidamento del centro.