Lago di Como ai minimi. Escluso al momento il razionamento dell’acqua. “Situazione sotto controllo ma l’attenzione resta altissima per riuscire a limitare le conseguenze di un periodo siccitoso così prolungato”. E’ la sintesi dell’incontro in Prefettura – avvenuto questa mattina a Como – tra il prefetto Andrea Polichetti e il gestore della risorsa idrica Como Acqua per confrontarsi sulla gestione dell’emergenza che sta interessando il territorio e le eventuali misure da mettere in atto, a partire proprio dalle ricadute sulla popolazione.
“L’impegno di Como Acqua è massimo e ci vede attivi da mesi per fronteggiare quella che oggi è una situazione preoccupante– ha dichiarato il presidente di Como Acqua Enrico Pezzoli – Già dallo scorso mese di marzo abbiamo rilevato una progressiva riduzione della disponibilità idrica nelle fonti di approvvigionamento utilizzate per la distribuzione dell’acqua alle utenze, adottando una serie di misure d’intervento: dall’installazione di unità di pompaggio di maggior potenza alla creazione di interconnessioni tra le diverse reti di distribuzione. A ciò si sono successivamente aggiunti altri strumenti per assicurare la disponibilità massima nel caso di un futuro aggravamento delle condizioni”.
Il Lago di Como è ai minimi. Sono mesi ormai che tra davanti al Tempio Voltiano e il Monumento ai Caduti è emersa una lingua di terra che oggi con il livello del Lario così basso rappresenta anche un pericolo per la navigazione.
“Siamo pronti a affrontare eventuali problematiche derivanti dalla scarsità della risorsa – conclude Pezzoli – e stiamo mettendo in campo le soluzioni necessarie perché l’acqua potabile continui ad essere erogata”.
Nelle prossime settimane seguiranno altri incontri perché la situazione del lago cambia di giorno in giorno.