(ANSA) – ROMA, 13 LUG – Numerosi scheletri di uomini e di cavalli sono stati rinvenuti dagli archeologi durante scavi sul sito della storica battaglia di Waterloo, nell’attuale Belgio, che segnò la sconfitta definitiva e la fine di Napoleone, il 18 giugno del 1915. "Non potremmo essere più vicini di così alla cruda realtà di Waterloo", ha dichiarato, citato dalla Bbc, il prof. Tony Pollard, direttore del centro per l’Archeologia dei Campi di battaglia dell’Università di Glasgow, secondo il quale si tratta di un ritrovamento "incredibilmente raro". Fra i ritrovamenti, tre arti amputati, abbandonati sul sito della fattoria di Mont-Saint-Jean, trasformata in ospedale da campo per le trippe alleate durante la battaglia. Per secoli, infatti, le ossa che non furono sepolte furono raccolte dai contadini e macinate per farne fertilizzante per i campi. A Waterloo morirono decine di migliaia di soldati da entrambe le parti: da una parte l’Armée francese raccolta da Napoleone dopo la sua fuga dall’Isola d’Elba, dall’altra le forze dell’alleanza guidata dai britannici del Duka di Wellington che includevano anche i prussiani del Feldmaresciallo Von Bluecher. Gli scavi, ripresi in questi giorni dopo una sospensione che durava dal 2019, prima della pandemia di Covid, continueranno fino al 15 luglio. (ANSA).