(ANSA) – CROTONE, 12 LUG – "Incoraggiamo chiunque abbia informazioni utili alle indagini, a collaborare con gli inquirenti, consapevoli che, se vogliamo che simili atti non si ripetano più, è necessario che ciascuno di noi collabori a che la Legge, che regola la nostra convivenza civile e democratica, possa fare il suo corso nelle forme previste dalla Costituzione repubblicana". E’ l’appello del vescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Panzetta che si rivolge così alla comunità di Roccabernarda, in una lettera al parroco don Ercole Bonofiglio, invitandola a reagire dopo l’aggressione subita dall’ex sindaco Francesco Coco al quale il presule esprime la "vicinanza e la preghiera mia e dell’intera Arcidiocesi". Confidando "nel lavoro esperto degli inquirenti e della magistratura", il vescovo si rivolge ai rocchisani: "Come pastore di questa comunità vorrei incoraggiare le donne e gli uomini di Roccabernarda a continuare ad impegnarsi per estirpare il ‘germe della violenza’. Non possiamo fare finta di niente! Non possiamo lasciare che questa inquietante vicenda cada nel dimenticatoio senza averne compreso il reale movente, gli esecutori ed i mandanti". Riconoscendo che "ogni forma di violenza nasconda un disagio che, purtroppo, nelle nostre comunità, è aggravato ulteriormente dalla terribile piaga della ‘ndrangheta", mons. Panzetta invita "l’intera comunità civile e religiosa, in tutte le molteplici articolazioni di cui sappiamo essere ricca (scuola, associazioni, partiti politici) a promuovere un tessuto di relazioni sempre più sano, improntato maggiormente all’ascolto sincero di tutte le povertà, alla collaborazione leale in vista della realizzazione del Bene Comune e alla legalità come misura minima per costruire una civiltà dell’amore". Il vescovo invita anche le istituzioni "a fare il possibile perché le nostre comunità non siano lasciate sole in questo difficile compito di realizzare la democrazia effettiva nell’orizzonte di uno Stato sempre più sociale ed inclusivo" e si dice "sicuro che con il contributo di tutti, credenti e laici, donne e uomini, giovani e adulti, anche a Roccabernarda, come in tante periferie di questo nostro mondo, si innescheranno processi virtuosi capaci di generare speranza per tutti". (ANSA).