(ANSA) – LONDRA, 08 LUG – Non s’interrompe neppure nel Regno Unito il rimbalzo dei contagi stimati da Covid-19, stando ai modelli aggiornati ogni sette giorni dall’Office for National Statistics (Ons), dopo mesi di calo costante anche in assenza di qualsiasi restrizione (obbligo di mascherina incluso). La tendenza, in atto di nuovo da un mese, viene messa in relazione dagli esperti con la comparsa delle ultime sotto-varianti del ceppo Omicron, BA.4 e BA.5, già diffuse fra l’altro negli Usa e divenute ora prevalenti sull’isola come altrove in Europa. Stando alle proiezioni condotte a campione dall’Ons, le persone infettate – fra sintomatiche e asintomatiche – sono risalite a 2,7 milioni nel Paese, quasi 400.000 in più rispetto alla settimana precedente, per quanto in calo come percentuale d’incremento settimanale dal 30 al 18%. In totale si calcola che ora sia contagiata una persona ogni 25 in Inghilterra (contro una ogni 30 dei sette giorni precedenti); una ogni 20 in Galles (contro una ogni 30); una ogni 19 in Irlanda del Nord (contro una ogni 25); e una ogni 17 (contro una ogni 18) in Scozia, la nazione del Regno che conferma i dati peggiori. Resta tuttavia molto meno accentuata la curva dei morti (contenuta secondo gli specialisti grazie all’elevata percentuale di guariti e di vaccinati) rispetto alle ondate precedenti della pandemia; mentre tornano a salire i ricoveri per Covid con una somma di circa 11.000 pazienti indicata al momento in tutti gli ospedali del Paese e oltre 200 nei vari reparti di terapia intensiva, seppur lontano dal record di 34.000 totali del gennaio 2021. Mentre si prepara un’estensione della quarta dose booster del vaccino, finora offerta sull’isola solo agli ultra 75enni e agli immunodepressi di ogni età. (ANSA).