Sciopero dei taxi. Parcheggi vuoti a Como.
In città trovare un taxi è impossibile nel primo giorno dello sciopero nazionale dei tassisti indetto anche per la giornata di domani dalle principali sigle sindacali tra cui Cna Fita e Confartigianato Trasporti contro il Disegno di legge Concorrenza e la liberalizzazione del settore.
I tassisti chiedono di eliminare l’art.10 del DDL e di dare via ai Decreti attuativi di riforma del comparto che il Parlamento aveva già varato nel 2019.
Per i rappresentanti della categoria serve una tutela maggiore del settore che rischia di essere travolto dall’arrivo delle multinazionali sul libero mercato.
I sindacati sottolineano che il servizio erogato è pubblico, con una tariffa amministrata dal Comune, non soggetta a variazione a seconda della richiesta, come invece accade sulle piattaforme delle multinazionali dove nei momenti in cui si intensificano le chiamate, un algoritmo va a incidere sul costo del servizio.
Per il presidente di Cna Fita-Taxi Lario Brianza, Alberto Tabacco: “Oggi a Como è stata registrata un’adesione di massa. L’ultima chiamata risposta poco prima delle 7 del mattino”.
Sono 45 i taxi in servizio in città, circa 70 complessivamente nel Comasco.
“Il governo ha avuto un anno e mezzo di tempo per discutere il DDL Concorrenza -sottolinea Francesco Mattei, presidente di Confartigianato Imprese Como-Taxi-, invece ha convocato i nostri rappresentanti solo a ridosso dello sciopero. Ci dispiace causare questi disagi ma è una battaglia che dobbiamo portare avanti per il futuro della nostra categoria”.
Il Radiotaxi di Como, a cui aderiscono le due categorie, nelle giornate di mobilitazione garantisce comunque i servizi essenziali in particolar modo per le fasce più sensibili della cittadinanza.
Leggi anche: Sciopero dei taxi, possibili disagi