(ANSA) – BUENOS AIRES, 02 LUG – Il ministro dell’Economia argentino Martín Guzmán, protagonista del recente negoziato di rifinanziamento di un debito con il Fondo monetario internazionale (Fmi) di 45 miliardi di dollari, si è dimesso. Via Twitter, Guzmán ha sostenuto: "Con la profonda convinzione e fiducia nella mia visione di quale sia il cammino che deve seguire l’Argentina, continuerò a lavorare e ad agire per una patria più giusta, libera e sovrana". La notizia delle dimissioni di Guzmán è giunta come un fulmine a ciel sereno proprio mentre la vicepresidente della Repubblica, Cristina Fernández de Kirchner, leader dell’ala più radicale del governo di centro-sinistra argentino, stava pronunciando un discorso pubblico in cui criticava concetti espressi dal presidente Alberto Fernández. In una lunga lettera a commento della sua rinuncia all’incarico, il ministro dell’Economia uscente Guzmán ha ricordato, alludendo al capo dello Stato, che "dal giorno in cui argentini e argentine capimmo che lei poteva diventare il presidente della Nazione decisi di cercare di diventare il ministro dell’Economia del suo governo". Guzmán, 39 anni e considerato un allievo prediletto del premio Nobel per l’Economia statunitense 2001, Joseph Stiglitz, si è insediato alla guida del dicastero dell’Economia il 10 dicembre 2019 restando in carica per oltre 30 mesi. All’inizio dei quali, ha ricordato nella missiva, "ci siamo trovati ad affrontare sfide molto particolari" legate al fatto che "l’Argentina si trovava in una profonda crisi economica e sociale e di debito estero, a cui si è aggiunta la pandemia". (ANSA).