Gli incassi del Casinò di Campione d’Italia, riaperto alla fine del gennaio scorso, sono in linea con quanto previsto dal piano di concordato che ha permesso il salvataggio della casa da gioco dell’enclave.
I numeri sono stati aggiornati questa mattina in tribunale a Como, durante un‘udienza convocata per verificare i contenuti del piano integrativo al concordato chiesto dai giudici. Un passaggio fondamentale per riallineare i dati numerici connessi a costi e ricavi del Casinò alla luce della situazione reale registrata dopo la riapertura.
L’udienza
Il Tribunale in composizione collegiale, con il presidente Ambrogio Ceron e i giudici Marco Mancini e Annamaria Gigli ha incontrato i rappresentanti della società che gestisce il casinò, i commissari giudiziali e i rappresentanti del Comune di Campione.
I dati sul bilancio della casa da gioco nei primi mesi di apertura sono in linea con le attese. A fronte di un calo dei giocatori gli incassi sono positivi. La casa da gioco avrebbe ormai raddoppiato la riserva iniziale di 5 milioni di franchi. Sarebbero dunque necessari solo leggeri ritocchi al piano di concordato, che di fatto però sostanzialmente rimarrebbe valido.
L’adunanza dei creditori
Dopo l’udienza di oggi il Tribunale dovrà dare un parere definitivo sul piano integrativo al concordato. Seguirà poi la convocazione dell’adunanza dei creditori, che dovrebbe essere fissata per il 19 settembre prossimo. Il voto dei creditori al piano di concordato sarà decisivo per il futuro della casa da gioco. E’ necessaria l’approvazione della maggioranza per evitare definitivamente il fallimento.