(ANSA) – TRIESTE, 28 GIU – "Lo stato di emergenza" a causa della siccità "è un atto del Governo e si farà quando avremo le idee chiare sulle misure" da adottare. Lo ha precisato il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, parlando con i media locali a margine di un incontro alla sede dell’Ogs a Sgonico (Trieste). "Stiamo lavorando con le Regioni e le amministrazioni centrali – ha ricordato Curcio – per definire i requisiti per un’eventuale stato di emergenza. Ma il tema non è la sua attivazione", piuttosto "le misure che si possono prendere in queste situazioni. Si sta lavorando sull’analisi delle puntuali risposte eventualmente da dare e su qualcosa di più strutturale, che va al di là del sistema di protezione civile". Parlando di razionamento dell’acqua, Curcio ha precisato che in alcuni bacini, in alcuni acquedotti "l’acqua non è garantita tutto il giorno e già si sta già facendo un po’ di razionamento, non è una novità. Sono settimane che in qualche caso qualche acquedotto non è in grado di fornire acqua con continuità". Mentre per quanto riguarda gli incendi, "i dati di questa prima parte di stagione sono preoccupanti. Abbiamo avuto una stagione invernale soprattutto nel nord Italia particolarmente impegnativa, la più impegnativa dal 2012. Negli ultimi 10 giorni abbiamo avuto più di 100 interventi, nel 2021 erano più o meno 80, due anni fa 30. E’ un indicatore. Ci aspetta – ha concluso – una stagione complicata". (ANSA).