Il sindaco Rapinese ha raggiunto Palazzo Cernezzi. A vittoria ormai certa il nuovo primo cittadino di Como si è recato in Comune, dove è stato intercettato dalle telecamere di Espansione Tv. Intervistato da Michela Vitale, ai nostri telespettatori Rapinese ha rilasciato le prime dichiarazioni. “Abbiamo avuto la fiducia dei comaschi – ha spiegato Rapinese – Avvertiamo la responsabilità e dobbiamo metterci subito al lavoro. Non voglio vedere feste. I primi 100 giorni saranno fondamentali, non dobbiamo perdere tempo. E’ necessario partire con il passo giusto”.
Il dato definitivo: Rapinese – primo sindaco nella storia di Como espresso esclusivamente da una lista civica – ha vinto con la percentuale del 55,36% (14.067 voti). Barbara Minghetti, esponente del centrosinistra, si è fermata al 44,64% (11.345).
“Adesso dobbiamo pensare ai problemi di Como” ha spiegato ancora Rapinese a Etv. “La responsabilità è enorme dopo 18 anni all’opposizione. Una esperienza fondmentale. Ora sarò al governo della città con responsabilità diverse. I primi interventi? Nel sociale, sul patrimonio e nello sport per aiutare i giovani”.
Alessandro Rapinese ha poi rivelato: “Quando ho capito che la situazione si stava muovendo a mio favore sono andato davanti al Cimitero Monumentale, dove si trovano i miei genitori, che ho perso quando avevo 17 e 20 anni. Sono stato lì 10 minuti: è stato un momento molto intimo, era quello che mi sentivo di fare”.
“Ho cacciato tutti i partiti all’opposizione” ha aggiunto ancora il nuovo primo cittadino di Como, tornando alla sua affermazione. “Il mio obiettivo? Cambiare la città. Ma, ribadisco, nessuna festa: ora è il momento dell’assunzione di responsabilità. Dobbiamo dare risposte immediate ai comaschi. Sarò contento soltanto quando avremo risolto i problemi, penso ad esempio alla piscina di Muggiò o alla situazione del centro di via del Dos”.
Tra gli impegni prioritari, il passaggio di consegne con il suo predecessore, Mario Landriscina: “Lo contatterò per sapere lo stato delle cose e a che punto sono le varie situazioni che in campagna elettorale non sono più riuscito a seguire”.
Complimenti
Da Casate, alla responsabilità di una città che ha bisogno di chi sa cosa vuole la Sua città. Bravo non demordere perché ami Como quanto l’amo anch’io . Ciao
Como ha bisogno di scelte capaci di fare opere pubbliche importanti in spazi pubblici appetiti da mediocri inetressi privati. L’inghilterra si è unita all’Europa con un tunnel sotto il mare. Sant’Agostino con villa Olmo, Camerlata e il primo bacino con le ferrovie Nord sono utopie. I nostri padri hanno interrato il lago per avere quella che oggi è piazza Cavour per dare uno spazio elegante a una città che voleva crescere. Ora serve pensare in grande e non ai tevolini per i bar e a paratie truffa.
Sindaci che sognano in grande per la loro città e Imprenditori coraggiosi ci servono. Che Dio ci aiuti.
Ciao